lunedì 16 aprile 2007

BARZELLETTE SUI GENOVESI

-Un Genovese al gabinetto, gli cade un EURO nella tazza, sta un po' a pensarci poi decide... ne butta dentro un altro: "Adesso ne vale la pena raccoglierli!"

-Un genovese torna a casa dopo aver comprato una costosa bottiglia di vino. Sulle scale di casa scivola e cade a terra. Poco dopo sente del liquido colare sulla schiena... "Dio, speriamo che sia sangue..."

-Un genovese ordina un doppio whisky. Sta per bere, quando si accorge di una mosca che nuota all'interno. Con aria furente la tira fuori dal bicchiere e l'appoggia sul tavolo, premendola tra le dita. "Sputa, bastarda, sputa!"

-Su una lapide di un cimitero genovese: "Qui giace Punin, che morì in una rissa scatenata per raccogliere 5 centesimi trovati per terra..."
sulla lapide a fianco: "Qui giace suo fratello, che morì d'infarto per non essere riuscito a partecipare alla rissa..."

-In prigione a Genova: «Perché sei qui tu?»
«Perché ho rubato dei gioielli infrangendo la vetrina con una mazza»
«E ti hanno preso sul fatto?»
«No, il giorno dopo quando sono andato a riprendermi la mazza!»

-Cos'è il moto perpetuo? Un genovese che rincorre uno scozzese che gli deve dei soldi...

-Dei genovesi rimangono bloccati da una tormenta di neve in una baita. Alcuni giorni dopo arrivano i soccorsi e bussano alla porta:
«Chi è?»
«È la Croce Rossa»
«Grazie, ma abbiamo già dato!»

-Un genovese va a registrare una nascita al suo comune. Allo sportello dello Stato Civile chiede:
«Quanto costa la registrazione di un bambino?»
L'impiegato: «Nulla. La registrazione è completamente gratuita».
E il genovese: «Molto bene! Allora registro anche la nascita del gemello».

-Un genovese torna a casa presto dal lavoro. Nel giardino di casa vede parcheggiato il furgoncino di un idraulico. Alzando lo sguardo al cielo esclama: "Ti prego, Signore, fa che sia il suo amante..."

-Partita di calcio Genoa-Sampdoria. L'arbitro lancia la monetina, duemila feriti...

-Come si fa a far guarire un genovese dalla balbuzie? Gli si fa fare una telefonata intercontinentale!

-Farmacia in un piccolo paese vicino Genova, non ci sono ancora molti turisti, il farmacista è sulla porta, vede passare un turista lo chiama e gli dice:
«Lei è venuto a comprare stamattina?»
«Si, ho comprato l'aspirina»
«Guardi, la commessa si è sbagliata, le ha dato la strichinina»
«Ma c'è differenza?»
«Eh sì, 6700 Lire!»
(3,46 €)

-Un vecchietto di 80 anni entra in farmacia e chiede:
«Ce l'avete il viagra?»
«Si»
«E i pannoloni?»
«Si»
«E le padelle?»
«Si»
«E i pappagalli?»
«Certo, ma perché tutte queste domande?»
«Mi devo sposare con una mia coetanea e volevamo fare la lista di nozze.»

-Ûn-a figginn-a de 14 anni a va da a maman:
«Moæ: son duî meixi che no me vegnan...»
A Moæ accatta o test de gravidansa e amian: positivo!!!
«Ti t'e ûn-a svergognâ, lé o l'è ûn porco, òua ti doviè spiegâ tûtto a têu poæ...»
A figginn-a, a se sera in ta sêu stansia, piggia o telefonin, parla pe duî segondi e sera.
Tempo ûn quarto d'öa, d'arente a-a casa o s'aresta ûn Ferrari, o chin-a ûn ommo distinto, brissolou, ben vestìo e o va a parlâ con a famiggia, intorno a-a toa do tinello, co o poæ che o l'amìa cattio.
«Me spiaxe pe quello ch'o l'è accadûo; tra e ätre cöse, no posso sposâ vostra figgia perchè mi g'ho ûn' ätra situassiun familiare; però, pe no defiame da e mæ responsabilitæ, dimmo che... se nascesse ûn-a figginn-a, ghe intestiô... dimmo duî apartamenti, tre botteghe e... mah, femmo ûn conto corente da 500.000€. Se fuisse ûn mas-cio, alöa ghe intestiè duî fabbriche e ûn conto corente da 500.000€. In caxo de duî binelli, femmo ûn-a fabbrica e 250.000€ a testa. E se, maniman, vostra figgia a dovieva perde o figgiêu...»
O poæ, ch'o l'ea stæto, scûo in scio moro, a sentî, o se issa, o ghe mette ûn-a man in sciâ spalla e o ghe dixe:
«E se, maniman, a figginn-a a dovieva perde o figgiêu... ti, ti te a becci ûn' ätra votta!!!»

-Porto de Zena, gh'è di operai chi lôuan, stan caregando 'na nave quande a ûn çerto punto cazze ûn container e o sciô Parodi o gh'arreste sotta e o mêue. Aloa i sêu colleghi len preoccupei de comme fä ad avvisâ a moggê sensa traumatizzäla, nisciûn ghe vêu andâ finché ûn o dixe:
«Va ben ghe vaggo mì»
«Scì, ma dìgghelo con delicatessa»
«Scì, va ben».
O l'arrive davanti a-a cà da moggê, o sêune e quande s'arve a porte o dixe:
«Vedova Parodi?»
«Parodi si, ma vedova no»
«Scommettiamo?»

-Gexa de S. Loenso a Zena, ûn cädo allucinante, gh'è 'na scignoa ûn pö grossa, a l'è assettâ in sci gradin da gexa ca se mangie 'na pateca, a l'à e gambe ûn pö larghe e se ghe vedde tûtto l'orto, passe ûn scignoro e o ghe dixe:
«Scignoa, ca sëre ûn pö e gambe che se vedde tûtto!»
e lé: «E scì, se sëro e gambe e mosche i me van in sciâ pateca!»

-Un cacciatore va a caccia: Pim! una pernice. Pum! un fagiano. Pam! un altro fagiano.
Torna a casa dalla moglie e le dice: «Mia! Pim Pum Pam, ûn-a pernixe e duî fagian».
E lei gli risponde: «Mia, Pe in Pumpin ûn-a pelissa e in capellin!»

-Un'avvenente bionda si reca la sera sulla scogliera di Portofino e, insoddisfatta della vita decide, di suicidarsi. Ferma sull'orlo del baratro, guardando sotto le nere onde che si infrangono sugli scogli in un ribollire di schiuma e frastornata dall'ululare del vento, pensa e ripensa alla sua vita trascorsa, alle insoddisfazioni, alle angherie sopportate, alle offese e agli errori commessi. In questo stato d'animo è quasi finalmente decisa a saltare nel vuoto quando passa di lì un marinaio che le dice:
«Ma perché sei tanto triste? Non fare pazzie! Tu sei importante prima di tutto per te stessa! Anzi guarda, io domani salpo con la mia nave per l'America, se vuoi ti porto con me e provvederò a tutto: viveri, acqua per il viaggio, una sistemazione e un lavoro una volta giunti a New York.»
La poveretta, pensando che a quel punto non aveva nulla da perdere, accetta e l'indomani si incontra con il marinaio che la fa salire a bordo di una nave e la nasconde in una lancia di salvataggio. Ogni notte il marinaio viene a trovarla e le porta dei panini, del succo di frutta e tutto ciò di cui ha bisogno. Lei, un po' per riconoscenza per colui che l'aveva salvata ed un po' per l'affetto che cominciava a provare, si concede al marinaio e fanno sesso tutte le notti. La cosa va avanti così per alcune settimane, sino a quando il comandante del bastimento la scopre dentro la scialuppa, durante un giro di ricognizione e su tutte le furie la interroga:
«Cosa fa a bordo della mia nave e dove crede di andare?»
La donna risponde: «Ero disperata, un suo marinaio mi ha aiutata, tutte le notti mi porta da mangiare e del succo di frutta da bere e io per riconoscenza gli permetto di fare l'amore con me per tutta la notte, sino a quando non saremo giunti a New York, dove mi ricostruirò una nuova vita...»
«Senti bellezza... - risponde il comandante - che tu sia stata disperata lo capisco, che tu voglia andar in America a rifarti una nuova vita anche, ma c'è una cosa che devi sapere: questo è il traghetto che fa servizio fra Genova e la Corsica, tutte le notti, andata e ritorno...»

-Un Genovese va dal gommista con un profilattico forato e gli domanda:
«Per favore me lo vulcanizzi ancora una volta?»
Il gommista lo guarda con sgomento e risponde: «Ma, belandi, te l'ho già riparato 5 volte, non sarebbe ora che te ne comprassi uno nuovo?»
E l'altro: «Eh si, io lo comprerei uno nuovo, ma i miei 5 soci non sono mica d'accordo...»

-Fra due amiche:
«Cöse t'à regalòu têu màjo pe Natale?»
«Oh, ûn belin...»
«T'ôu faièsci cangio co'n foulard?»

-Fra due amici:
«Dove la porti tua moglie per le nozze d'argento?»
«A Caracas»
«Oh belin... e per le nozze d'oro?»
«La vado a riprendere».

-Cosa pensano che sia il 740 nelle varie città d'Italia?
A Milano: la denuncia dei redditi.
A Genova: una rapina!
A Roma: la Volvo 740.
A Napoli: le otto meno venti.
A Palermo: ma chi minchia di calibro iè questo?

Sull'AVARIZIA:
-Colmo per un ligure? Usare la carta igienica da un lato solo!

-Colmo per un avaro? Ascoltare un discorso... senza interesse!

-Economo: autodefinizione dell'avaro!

-Notizia giornalistica: scontro fra 2 tassì a Genova, 20 feriti!

-Come si fa a far stare 12 liguri in un taxi? Si getta una monetina sul sedile posteriore.

-Perché i liguri d'inverno si fanno crescere la barba? Perché è il modo più economico per riscaldarsi.

-Perché i genovesi non amano i frigoriferi? Perché non sono mai sicuri che chiudendo la porta si spenga la luce!

-Perché i genovesi seppelliscono i morti con la testa di fuori? Per risparmiare sulla fotografia!

-Che tipo di olio usa la tipica massaia genovese? Quello della vicina.

-Fra liguri:
«Bacci ha lasciato tutto all'orfanatrofio.»
«Ah si? E cosa ha donato?»
«8 figli!»

-«È morta zia Caterina»
«E cosa aveva?»
«Due catenine, un orologio d'oro...»

-Parlando di un defunto: «...perfino il vuoto che lasciò nei cuori era a rendere!»

-Coppia di marito e moglie, lei rimane affascinata davanti alla vetrina di una gioielleria e, guardando il marito, dice:
«In çinquant'anni no ti m'è mai accattou ninte!»
«Veramente non sapevo c'avessi qualcosa da vendermi.»

-Chi è stato l'inventore del puzzle? Un genovese quando gli sono cadute 1000 lire nel frullatore.

-Che cos'è l'avarizia? È un continuo vivere in miseria per paura della miseria.

-Perché l'avaro è un ottimista? Perché pensa sempre al futuro (convinto di esserci ancora!)

-Sono molto affezionato al mio orologio. Me lo ha venduto mio padre sul letto di morte! (Woody Allen)

-Un ebreo e un genovese si incontrano in una trattoria per una colazione di lavoro; mangiano e discutono dei loro affari. Quando si presenta il cameriere con il conto, lungo silenzio e poi si sente una vocina che dice in perfetto genovese «Ninte scherzi! Anchêu pago mì!» (oggi pago io)
Titolo sul giornale del giorno dopo "noto ventriloquo ebreo ucciso a forchettate in una trattoria della Foce".

- Come si capisce che una barca è di un genovese? Non la seguono i gabbiani.

La STORICA (1920):
-Baciccin sul letto di morte guarda i suoi parenti raccolti attorno al letto:
«La Marietta, mia nipote è qui?»
«Son qui barba!» (zio)
«E mia moglie la Nina dovve a l'è?»
«Son qui, stai tranquillo, ghe semmo tutti!»
«Ma allora nello scagno (ufficio) chi c'è rimasto?» variante «Ma allora come mai che in cucina c'è la luce accesa?»

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