venerdì 20 aprile 2007

STONEHENGE

Sorto tra il 2800 ed il 1500 a.C., Stonehenge è il compleso megalitico più importante dell'Inghilterra, e forse del mondo. Unico nel suo genere, si trova nella piana di Salisbury, nello Wiltshire ed è formato da una serie di 60 antichi massi di arenaria disposti l'uno vicino all'altro, sormontati da un architrave (quindi abbiamo 30 triliti), in modo da formare un circolo, cui all'interno sono disposte altre pietre, tra cui altri cinque triliti disposti a ferro di cavallo e un piccolo altare di pietra. Secondo la leggenda, costruito in una notte sola dal mago Merlino trasportandone le gigantesche pietre "in volo" dall'Irlanda (cosa improbabile visto che Stonehenge venne completata in diverse fasi di tempo, dal 2.500 al 1.500 a.C. e Merlino, sempre se esistito veramente, sarebbe dovuto vivere circa 2.000 anni più tardi), il complesso megalitico è da sempre collegato dalla tradizione al culto druidico. I Druidi erano gli antichi sacerdoti celtici, presenti in Inghilterra e sul continente fino a che le popolazioni locali non si convertirono al cristianesimo, quindi fino al medioevo. Fino al 1985, i druidi moderni, che poco hanno a che fare con quelli antichi, erano soliti radunarsi per festeggiare il solstizio d'estate a Stonehenge, ma la manifestazione venne abolita dalle autorità, preoccupate che a lungo andare le molte persone potessero danneggiare il grande monumento.

In nord Europa, specialmente in Inghilterra, esistono molte antiche opere in pietra, monumenti megalitici (dal greco mégas = grande, lìthos = pietra) risalenti all'età preistorica (precisamente al periodo neolitico, 8.000/3.000 a.C.). Più precisamente, si distinguono in:

- dolmen (dal bretone doul = tavola, men = pietra), costituiti da due grosse pietre verticali e da un architrave appoggiata sopra su di esse e destinati a servire da camere funerarie;

- trulli (dal greco trùllos = cupola), a forma cilindrica e dal tetto a cono, usati come abitazioni;

- menhir (dal bretone men = pietra, hir = lungo), blocchi monolitici isolati l'un l'altro, alti alcuni metri. Ne conosciamo un esempio importante in Bretagna, a Carnac, circa 120 km a nor-ow di Nantes, dove i molti menhir allineati per lunghe file (alignements) devono essere serviti come monumento/osservatorio.

Più recenti, dell'età del bronzo (3.000/1.200 a.C.), sono i nuràghe, torri cilindriche dal diametro di circa 10 mt, dotate di uno o due piani comunicanti tra loro mediante una scala a spirale interna. Si pensa potessero servire come punti di difesa e come abitazioni dei capi locali. Uno tra i più conservati è quello di Torralba (Sassari). La Sardegna è la terra dei nuràghe. sull'isola ve ne sono stati eretti circa 7.000, tutti risalenti all'età del bronzo.

L'astronomia, per gli antichi, è stata una scienza fondamentale. Essi seguivano i movimenti degli astri nel cielo così come noi oggi sfogliamo il nostro calendario. avere tali punti di riferimento stagionali era molto utile per sapere quando seminare, quando raccogliere, mietere e celebrare certi riti. L'agricoltura era fondamentale nell'antichità, così come lo sarà ancora fino all'età moderna ed ancor oggi, riveste una certa importanza. Così come, era fondamentale rispettare i propri dei, svolgendo rituali legati al movimento degli astri, in particolar modo del Sole e della Luna. Non solo in Inghilterra, anche in Mesopotamia si adorava la dea della Luna (Sin) e, così come in Egitto, il disco solare (Aton). Ma il nome di queste divinità cambiava da tempo a tempo e da luogo a luogo. anche Stonehenge si pensa fosse legato in qualche modo al movimento degli astri ed al cambio delle stagioni e dopotutto, come abbiamo visto, tale cosa non può che sembrarci normale.

BREVE STORIA DEI MEGALITI

- Tardo V millennio a.C.: è l'era delle tombe a corridoio. Di solito, queste tombe, ricoperte da un tumulo, sono state progettate in modo che durante il solstizio d'estate la luce del sole penetri all'interno, per oltre venti metri di galleria, fino ad illuminare la camera più interna. Ciò è la prova che già in epoca preistorica le popolazioni primitive possedevano alcune nozioni astronomiche.

- 3.500 a.C.: tempio di Gigantija, a Malta.

- 3.000 a.C.: tempio di New Grange (Irlanda). Tombe a Los Millares (Spagna).

- 2.500 a.C.: templi di Tarxien a Malta e megaliti nell'Europa centrale.

Inizio dei lavori a Stonehenge. Viene scavata la prima trincea circolare di 108 metri di diametro.

- II millennio a.C.: costruzione dei nuràghe in Sardegna. Ne verranno costruiti fino all'età romana (III secolo a.C.).

- 1.800 a.C.: Continua la costruzione di Stonehenge. Interessante notare che durante questa fase vengono erette una doppia serie di "pietre blu", provenienti dai monti Prescelly, nel Galles, distanti via terra più di 300 km dal sito.

- 1.600 a.C.: Stonehenge viene completata mediante l'erezione dei triliti di arenaria, sia il circolo che il ferro di cavallo più interno.

- 1.000 a.C.: Teste colossali a La Venta, Messico.

- 1.000 d.C.: Vengono eretti i colossali "testoni" dell'isola di Pasqua, nel Pacifico meridionale.

HIGHGATE E I CIMITERI INGLESI

Prima che antibiotici e altri farmaci di recente introduzione venissero scoperti, le visite al cimitero erano normale e banale routine. Il grande numero di amici e parenti estinti, obbligavano la gente a recarvisi in visita anche quotidianamente, rendendo così necessario che detti cimiteri fossero spaziosi e ben curati, accoglienti per i morti quanto per i vivi.
In virtù di questo fatto, non è raro scoprire come questi luoghi nascondano il più delle volte inaspettate geometrie, strabilianti architetture, ingressi, loggiette, cappelle e squisiti tempietti in stile principalmente neoclassico e gotico.
C'è inoltre da aggiungere che, se fino ad un certo momento le persone vennero per tradizione sepolte nei piccoli cimiteri adiacenti alle chiese, con l'abbandono dei paesi per la città in cerca di lavoro e il conseguente incremento della popolazione, si rese necessaria la costruzione di strutture indipendenti atte alla sepoltura delle salme.

Vere e proprie Compagnie vennero pertanto incaricate di occuparsi della progettazione di questi "cimiteri" (parola che deriva dal greco e significa pressappoco "luoghi di riposo") ed il 1840 viene storicamente identificato come l'anno del boom: l'anno della "Grande Era dei Cimiteri Municipali". Dal punto di vista artistico, influenze greche, romane ed egiziane dominarono la prima metà del 19° secolo, gotiche la seconda. In aggiunta alle infinite varietà di stili già presenti, non mancano raffinati mausolei e catacombe, ossia stanze sotterranee nelle quali a parete venivano scavate nicchie che andavano a contenere le bare allineate. Il cimitero vittoriano con il suo campionario di templi greci, urne ed obelischi egiziani ed archetti gotici, rappresenta appieno l'attitudine del tempo. L'Highgate Cemetery, Londra, fondato nel 1836 da Stephen Geary è sicuramente uno dei luoghi più rappresentativi e pittoreschi che si possano prendere in esame. Mentre nella zona Est (più recente) è attualmente consentito passeggiare liberamente, la Ovest è accessibile al pubblico solo in compagnia della locale guida che, oltre a garantire l'incolumità dei visitatori, delizia ed intrattiene gli ospiti con spiegazioni e citazioni di carattere storico, artistico e naturalistico. In passato, quando la struttura era "operativa", il costo di una singola funzione era piuttosto alto e spesso rappresentava un quarto dello stipendio annuale della famiglia (senza contare il costo del monumento vero e proprio!) in quanto si pretendeva che lo stato sociale dei defunti si rispecchiasse nella grandiosità dei monumenti funebri e negli epitaffi gloriosi e pomposi. A volte, le processioni di congiunti che accompagnavano il feretro si dipanavano per diverse miglia, mentre a nullatenenti e morti in seguito ad epidemie venivano riservate fosse comuni e sepolture silenziose. Interessante il simbolismo delle raffigurazioni: angeli e cherubini rappresentano la pietà di fronte alla morte, le colonne spezzate rappresentano una vita interrottasi precocemente o a seguito di una disgrazia, l'ancora rappresenta la speranza, la torcia rivolta verso il basso è sinonimo di una vita smorzata. Anche i fiori scolpiti detengono un significato nascosto: lilla per la pietà, edere per la vita eterna e rose per la purezza di chi è, ormai, senza più peccato. Praticamente abbandonato e dimenticato nel corso delle due Guerre, Highgate, ha sviluppato nel corso di pochi anni una flora ed una fauna invidiabili che lo rendono per il Paese una risorsa da salvaguardare alla stregua di un Parco Naturale. Volpi, scoiattoli, svariate specie di insetti, farfalle e uccelli e altri animali (rane, bisce) vivono da sempre tra lapidi e tombe in una bizzarra associazione di vita e morte, rincorrendosi tra querce, limoni e roseti. Fin dal 1980/81 l'associazione di volontariato FOHC (Friends Of Highgate Cemetery) si occupa della conservazione, ricostruzione e mantenimento del cimitero, della potatura delle piante, dell'irrigazione e persino della ricostruzione dei monumenti danneggiati dall'usura o dai non rari atti di vandalismo. Per questo motivo, e solo per questo, all'ingresso viene chiesto un piccolo contributo in denaro. Molto si potrebbe ancora aggiungere. Si potrebbero analizzare i materiali impiegati (dalla pietra, al marmo, alle pietre dure), le tecniche di lavorazione e di costruzione, i personaggi storici più o meno noti ivi sepolti (Carl Marx nell'ala Est di Highgate ad esempio, e altri individui perlopiù noti al solo popolo britannico!!) ma probabilmente finiremmo col perderci nella quantità enciclopedica delle informazioni reperibili. Al di là di quanto detto sopra, si può senza ombra di dubbio affermare che l'alone di sacralità che aleggia per gli stretti sentieri dei cimiteri inglesi, la loro atmosfera sognante, sfuggente e fuori dal tempo è qualcosa di unico e di irriproducibile. Da notare come, in Inghilterra, il cimitero non venga considerato un luogo triste, lugubre e greve come da noi ma, al contrario, goda di stima e rispetto fino persino ad essere considerato un'importante luogo di aggregazione. Non è pertanto raro imbattersi in persone che fanno di questi "sleeping places" posti in cui trascorrere le loro giornate riflettendo, passeggiando, riposando oppure studiando, fino a farne la sede di rappresentazioni teatrali o eventi musicali. Highgate Cemetery - 6, Swains Lane - London

"TEO"

I BAMBINI VERDI

Nel Suffolk, in Inghilterra, nel 1150 circa, alcuni contadini del villaggio di Woolpit trovarono in una delle buche scavate come trappola per i lupi due bambini. Erano un maschio e una femmina ma completamente verdi: abiti verdi, capelli verdi e persino la pelle verde. Quando venne loro chiesto da dove provenissero i bambini risposero in una strana lingua che i contadini non riuscirono a capire, quindi decisero di portarli dal signorotto locale, Sir Richard de Calne. Dopo averli esaminati, stupefatto, ordinò di portare loro del cibo ma, pur sembrando molto affamati, rifiutarono di mangiare qualsiasi cosa venisse loro offerta. Finalmente qualcuno portò un piatto di fagiolini verdi che i bambini mangiarono subito, forse per via del loro colore. Per giorni mangiarono solo fagiolini verdi ma col passare del tempo provarono ad assaggiare altri cibi e circa un mese dopo mangiavano normalmente.
Il maschio però purtroppo morì dopo poco mentre la bambina si ambientò abbastanza bene, le venne insegnato l’inglese e raccontò così la sua storia. Disse di provenire da una terra “cristiana” chiamata St. Martins in cui tutto era verde, case, persone, animali e dove non c’era il sole ma solo una luce fioca; al di là di un fiume però vedevano una terra diversa, una terra piena di luce. Disse di essere figlia di un pastore che affidava il gregge a lei e al fratello e proprio mentre erano al pascolo furono travolti da una tromba d’aria e si ritrovarono a Woolpit. In seguito modificò la versione e disse che lei e il fratello sentirono un suono di campane e lo seguirono. Scoprirono un passaggio sotterraneo e dopo qualche esitazione lo percorsero fino a scoprire una terra diversa dalla loro e mentre la esploravano erano caduti nella trappola per lupi. In seguito la bambina perse la sua colorazione verde e sposò un uomo di King’s Lynn.

* La storia dei bambini verdi è raccontata da due storici medievali, Ralph of Coggeshall e William of Newburgh.
* A nord-ovest di Woolpit sono presenti miniere di silice risalenti all’Età della pietra; forse i bambini verdi sono passati attraverso una di quelle miniere, situate nella foresta di Thetford.
* Si pensa che la fiaba popolare “ I bambini del bosco” sia basata su questo episodio, infatti le prime versioni dicono che i bambini, prima di essere abbandonati nella foresta di Thetford, fossero stati avvelenati con l’arsenico il quale può dare alla pelle una colorazione verdastra.
* Forse la strana lingua parlata dai due bambini era solo un dialetto che a Woolpit non era capito.
* La pelle può assumere una colorazione verdastra in seguito ad una malattia chiamata clorosi, che può peggiorare con una dieta sbagliata. Dato che i bambini rifiutavano qualsiasi cibo che non fosse verde è probabile che avessero un’alimentazione sbagliata.

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